Tokyo 2020, Anna Kiesenhofer: “Non sono solo la ciclista che spinge sui pedali, ma anche la mente dietro la prestazione. Van Vleuten? Reazione esemplare”
Anna Kiesenhofer non riesce ancora a nascondere lo stupore per il suo successo a Tokyo 2020. L’atleta austriaca che ha vinto l’oro ai Giochi dopo essere stata in fuga tutto il giorno ha spiegato anche come ha preparato la gara, facendo tutte le scelte da sola. La classe ’91 ha anche un lavoro da ricercatrice all’università di Losanna (che ha già dichiarato di non voler lasciare nemmeno dopo questo successo) e a quanto pare è riuscita a calcolare alla perfezione tutto quello che serviva per vincere. La trentenne ha dunque raccontato il doppio orgoglio per essere riuscita a raggiungere un obiettivo totalmente inaspettato alla vigilia.
“Nessuno si aspettava un risultato importante da me qui, figuriamoci la vittoria – ha dichiarato dopo la corsa – Persino io non ci credevo. Ho avuto dei coach in passato e ho imparato molto da loro, ma ora mi gestisco tutto da sola, compresa nutrizione ed equipaggiamento, faccio tutte le scelte da sola. Ho fatto da sola il piano di gara, quanti gel, che tipo di gel, quali carboidrati, quanta acqua. In effetti sono orgogliosa anche di questo, perché non sono solo la ciclista che spinge sui pedali, ma anche la mente che sta dietro alla mia prestazione”
L’ex atleta della Lotto Soudal ha raccontato tutti i sacrifici fatti per raggiungere l’obiettivo: “Nell’ultimo anno e mezzo mi sono concentrata solo su questo, non sapendo che avrei vinto l’oro. Non sapendo che avrei avuto una chance per vincere l’oro, ma ho sacrificato tutto per oggi e per ottenere un buon risultato. E nella mia testa un buon risultato sarebbe stato tipo arrivare venticinquesima e stavo sacrificando tutto per arrivare venticinquesima. Ottenere la vittoria è incredibile”.
La nuova campionessa olimpica ha già annunciato che non vorrà lasciare il suo lavoro dopo questo successo che comunque le cambierà la vita: “Penso che il più grande cambiamento sarà dentro di me, mi darà grande fiducia in me stessa. Non so cosa cambierà al di fuori, io terrò il mio lavoro e continuerò a correre come facevo prima di questa vittoria. Ma in termini di fiducia in me stessa credo che sarò un’altra persona”.
Se lei da buona matematica aveva fatto bene i calcoli, alle sue spalle non è accaduto altrettanto (anche se pare ci siano state anche delle gravi pecche da parte dell’organizzazione) e Annemiek Van Vleuten, seconda al traguardo, ha esultato convinta di aver vinto l’oro e nello stupore del dopo gara aveva ricevuto anche qualche critica per non essersi complimentata subito con la vincitrice, che ha invece spezzato una lancia in favore della neerlandese rivolgendosi direttamente a lei sui social: “Non avevo idea della confusione (riferendosi a quanto accaduto alle sue spalle al termine della gara – ndr) quando siamo salite sul podio! La tua reazione è stata esemplare, così composta, professionale e amichevole nonostante la grande delusione. Chapeau”.
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